lunedì 31 ottobre 2016

LO ZERO TERMICO IN METEOROLOGIA: COS'È E QUAL È L'UTILITÀ DI QUESTO PARAMETRO.

Lo zero termico è per definizione l’altitudine al di sopra della quale la temperatura dell’aria rimane sempre minore di zero (def. Arpa Piemonte), ovvero la quota oltre la quale si è sempre sotto il punto di congelamento dell’acqua, anche nelle ore più calde del giorno.


  • A che quota si trova mediamente lo zero termico? Quando assume valori eccezionali?

Nel mese più caldo al Nord (luglio) la sua media trentennale varia nell’intorno di 3300-3700 mslm, a seconda dell’area della Pianura Padana. 
Nell'estate 2016 hanno fatto quasi scalpore la neve a Livigno a metà luglio e quella allo Stelvio a metà agosto. La seconda è stato puro clamore mediatico, in quanto al passo dello Stelvio (2750 mslm) NON È RARO che nevichi in agosto: è come se fossimo stupiti se nevicasse a Milano a metà gennaio. Ricordo che in quell’occasione lo zero termico ha toccato i 2400 mslm, valore interessante ma assolutamente non straordinario. Nel primo caso, invece, lo zero termico è sceso sotto i 2000 mslm, quindi l’anomalia è stata di circa 1300 metri sotto rispetto alla media: questo sì che è un caso piuttosto raro, eccezionale se paragonato agli anni 2000. In realtà nel XX secolo non era una rarità assoluta uno zero termico simile, in quanto -in estate- lo si può raggiungere grazie a ingressi di aria artica marittima o continentale. Dal XXI secolo i suddetti ingressi nel trimestre estivo (già di per sé insoliti prima, ribadisco) sono diventati ulteriormente meno presenti, pertanto un ingresso simile è da considerarsi come “eccezionale” per la “nuova normalità”. L’unico paragone in anni recenti è l’ingresso di aria artica continentale nel luglio 2001, anche se in quel caso la frescura fu ancora più intensa e soprattutto duratura.


  • Avere uno zero termico a 2000 metri in estate è un fenomeno straordinario?

No, al massimo è atipico per la "Nuova normalità". Vi faccio riflettere su questo punto: se la media dello zero termico estivo delle Alpi occidentali è 3300 mslm, avere un giorno a 2000 mslm EQUIVALE come intensità dell’anomalia (di segno opposto ovviamente) ad averne uno a 4600 mslm. A fine agosto lo zero termico è salito a 4900 mslm, quindi un’anomalia MAGGIORE rispetto all’ingresso artico di luglio, ma a quanto pare nessuno ne ha parlato. In genere fa più scalpore avere la neve allo Stelvio in estate piuttosto che zero termico a 5000 mslm: la teoria della “rana bollita” insegna…


L'immagine (cortesia dell'Università del Wyoming) mostra le misurazioni della temperatura col pallone sonda del 6 agosto 2015 alle ore 0 UTC (le 2 di notte, considerando l'ora legale) per l'aeroporto di Cuneo Levaldigi. Guardate il pallino rosso che ho evidenziato: alla quota di 5279 mslm c'erano 0.1°C, cioè uno ZT a 5300 mslm (CINQUEMILATRECENTO, tipico del Ciad o del Niger!). In quell'occasione il Monte Rosa ha toccato 9°C (a 4556 mslm!) e per circa 60 ore consecutive l'intero continente europeo (inteso come terre emerse) è stato sopra lo zero. Questo è un qualcosa di EPOCALE, passato del tutto in sordina: altro che la neve allo Stelvio...



Andamento dello zero termico relativo al luglio 2015 della stazione dell'Aeronautica Militare di Milano Linate (cortesia di Università del Wyoming, rielaborata da MeteoNetwork): si noti come tutto il mese sia stato incessantemente sopra la media (già di per sé calda!) 1981-2010. Non a caso, luglio 2015 è stato il mese più caldo della storia italiana, come testimonia l'autorevole fonte NIMBUS (QUI il link).

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